Di Ammaniti avevo già letto Come Dio comanda. Bello.
Un'invidia mostruosa per chi circa della mia età riesce a mettere in prosa i sentimenti, i desideri, i ricordi, con una precisione che ti colpisce dritto dritto nella pancia.
Mi han prestato Io e Te (prossima lettura, o quasi) e questo Ti prendo e ti porto via.
Chi me l'ha prestato ne è rimasto rattristato, con un senso di angoscia.
A me ha lasciato rabbia e incazzatura funesta.
Il Pietro Moroni. Il Graziano Biglia. La Flora Palmiera.
Che soggetti. Che personaggi. A quanto pare tutti scatenanti reazioni diverse.
A me è piaciuto. E mi ha fatto ricordare che, no, non voglio tornare bambina.
No grazie.
5 commenti:
Questo è uno dei miei libri preferiti. Ammaniti lo amo, Io e te è molto al di sotto della sua media. Invece ti consiglio la sua raccolta di racconti "Fango", molto più di pancia, nudi,crudi e pulp. L'ultimo racconto poi (Ferro) vale tutto il libro.
Comunque consiglio assolutamente Branchie, primo romanzo e assolutamente folle
Grazie mille ad entrambi ! Preso nota per le letture estive!
Adoro Ammaniti e credo che il mio preferito sia, a distanza di anni, Fango. Ti prendo e ti porto via ha suscitato un misto di rabbia e fastidio anche a me, all'epoca. Mi ha deluso un po', fra tutti, Che la festa cominci, che ho trovato un po' frettoloso.
Fango, a questo punto, è un must. Son alle prese con gli svedesi giallisti, poi, ho la Mogliasso, poi, forse ritorno ad Ammaniti prima dell'estate!
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