mercoledì 30 marzo 2011

Rango

E tutti a menarla su col Johnny Depp.
Necessita di esser visto in lingua originale, parrebbe.
Io, per ora, l'ho visto in italiano e non mi è spiaciuto affatto.
Un inizio fantastico. 
Una storia come ce ne sono state altre, in film *canonici*. 
Un protagonista fra il pistola, il tenero, il brillante. 
Quattro civette senza comò che da sole valgono la visione.
Lo troverò sicuramente in originale, e farò un post scriptum. Ma, comunque sia, il doppiatore italico di Rango l'ho trovato molto appropriato.

lunedì 28 marzo 2011

lunedì 21 marzo 2011

I ragazzi stanno bene

Che bella commedia.
Ogni tanto ci vuole. Sdrammatizzare. Sì, va bene il confronto, la discussione, i temi seri da affrontare, vero, certo, la vita, la famiglia, bisogna affrontar di tutto al giorno d'oggi ok.
Però, una bella commedia, ma pure con un pizzico di agro per carità, mica dico di no.
Ma commedia, dove si ride, dove si sorride, dove si è lievi.
E Annette Bening? Vogliamo parlarne? Magistrale. Lei, le sue rughe, i suoi occhietti vispi, le sue mises intellectual-chic.
(e devo ancora decidere se Ruffalo mi va a genio o mi sta sulle balle.)
Ingredienti:
200 g. farina
100 g. fecola di patate
120 g. di zucchero (anche un pò di più)
20 g. di cacao (anche qualche grammo di più, secondo me)
80 g. di burro (ammorbidito, molto ammorbidito)
un uovo
2 cucchiaini di lievito per dolci
5 cucchiai di latte
1) Mescolare in una ciotola farina, fecola, zucchero, cacao, lievito.
2) Nel mezzo del miscuglio mettere l'uovo, i tocchelli di burro ammorbidito, il latte.
3) Mischiare tutto, prima con un cucchiaio di legno poi con le mani.
4) Far di tutto una palla, avvolgerla e riporla in frigorifero per mezz'ora.
5) Stenderla per un'altezza di circa 5 millimetri, darne la forma di biscotto che più si desidera e infornare a 180 gradi per 20 minuti massimo (a me son bastati 15).

lunedì 14 marzo 2011

domenica 13 marzo 2011

The fighter

C'è che il pugilato non mi piace particolarmente.
C'è, d'altro canto, che la doppia vittoria dei due non protagonisti mi aveva incuriosito.
Indi.
Il film non è che sia poi sta gran cosa, ribadendo la mia poca simpatia per l'argomento. Ma, comunque, l'ho trovato sfilacciato, sempliciotto, nè carne nè pesce.
Gli attori meritevoli di premi? Mah. La Leo interpreta bene una madre problematica, anche se non mi è parso poi sto capolavoro. Bale, beh, è un signor attore. Credo lo sarebbe anche a leggere i programmi serali di raiuno. Il personaggio è di quelli che ti fan vincere premi. Le espressioni del suo muso sono state fra le cose salvabili del film. Ma, più di loro, m'è piaciuto Mark Wahlberg, oh, accoppatemi, ma a me è parso davvero bravo.
(ecco, questo pezzo qui, per dire, m'è piaciuto assai)

giovedì 10 marzo 2011

domenica 6 marzo 2011

Unknown

C'è che non amo i film spionistico.gialli.thrilling.
Tranne rare eccezioni illuminate (tipo The Bourne Identity e seguiti)
C'è che una settimana fà ho letto un'intervista a Liam Neeson. E l'ho trovato garbato, autoironico, credibile. E parlava bene del film (ovvio, lo so) e mi ha incuriosito.
E ci son cascata.
E niente.
E' una tafanata noiosa, caotica, noiosa, poco credibile, noiosa, insignificante.
- bonus - non tollero January Jones.

sabato 5 marzo 2011

venerdì 4 marzo 2011

Ti prendo e ti porto via.

Di Ammaniti avevo già letto Come Dio comanda. Bello.
Un'invidia mostruosa per chi circa della mia età riesce a mettere in prosa i sentimenti, i desideri, i ricordi, con una precisione che ti colpisce dritto dritto nella pancia.
Mi han prestato Io e Te (prossima lettura, o quasi) e questo Ti prendo e ti porto via.
Chi me l'ha prestato ne è rimasto rattristato, con un senso di angoscia.
A me ha lasciato rabbia e incazzatura funesta.
Il Pietro Moroni. Il Graziano Biglia. La Flora Palmiera.
Che soggetti. Che personaggi. A quanto pare tutti scatenanti reazioni diverse.
A me è piaciuto. E mi ha fatto ricordare che, no, non voglio tornare bambina.
No grazie.