Vi auguro sogni a non finire* Jacques Brel
la voglia furiosa di realizzarne qualcuno
vi auguro di amare ciò che si deve amare
e di dimenticare ciò che si deve dimenticare
vi auguro passioni
vi auguro silenzi
vi auguro il canto degli uccelli al risveglio
e risate di bambini
vi auguro di resistere all’affondamento,
all’indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca.
Vi auguro soprattutto di essere voi stessi.
venerdì 31 dicembre 2010
Etichette:
Citazioni,
Duemilaundici,
Jacques Brel
mercoledì 29 dicembre 2010
Il capodanno è il momento per fare i vostri buoni propositi. La settimana successiva potrete cominciare a piastrellarci la strada per l'inferno, come al solito.* Mark Twain
Etichette:
Citazioni,
Mark Twain
giovedì 16 dicembre 2010
Mi han consigliato di leggerlo.
L'ho letto.
Son indecisa.
Se sia stato più grave seguire il consiglio o più noioso leggerlo.
Siamo lì lì.
L'ho letto.
Son indecisa.
Se sia stato più grave seguire il consiglio o più noioso leggerlo.
Siamo lì lì.
Etichette:
D. Carrisi,
Il suggeritore
domenica 12 dicembre 2010
venerdì 10 dicembre 2010
giovedì 9 dicembre 2010
martedì 7 dicembre 2010
The Social Network
L'ho visto convinta che fosse di una noia mortale.
Che fosse la solita manfrina su internet, feisbuc, amicizie fittizie, solitudine imperante nei giuovini d'oggi.
Che fosse la solita manfrina su internet, feisbuc, amicizie fittizie, solitudine imperante nei giuovini d'oggi.
Ed invece.
Davvero, un bel film. Davvero.
Una storia che sulla carta sarebbe noiosa, fra genietti informatici, universitari spocchiosi, carte bollate ed avvocati.
Una storia che, invece, parla delle motivazioni che spingono le persone a determinate scelte, comportamenti, reazioni.
C'è chi agisce per passione. C'è chi agisce per amicizia. C'è chi agisce per onestà. C'è chi agisce per vendetta. C'è chi agisce per gelosia. C'è chi agisce per avidità.
In questa storia, che di fiction ha ben poco, c'è tutto questo, con attori pressochè sconosciuti al servizio della personalità dei vari protagonisti della faccenda feisbùc.
Un film veramente ben scritto, ben diretto, ben interpretato. Pulito, semplice, lineare.
Bello, bello, bello.
Etichette:
Cinema,
The Social Network
sabato 4 dicembre 2010
* Marcel Proust"Tutte le decisioni definitive sono prese in uno stato d’animo che non è destinato a durare."
Etichette:
Citazioni,
Marcel Proust
E' difficile che io lasci perdere un libro.
E' difficile perchè mi piace seguire la trama, crearmi il film in testa, accompagnare i personaggi attraverso le loro tortuose strade, che esse siano assolate o cupe, lievi o ardite, appassionate o arrancanti.
E' difficile perchè i personaggi hanno sempre un pizzico, una quisquillia, un nonnulla che ce li fa amici, che ce li fa di casa, conoscenti in uno scompartimento di treno in movimento.
E' invece stavolta no. Zero. Neanche un personaggio che mi sia andato a genio, da subito.
E' invece stavolta no. Zero. Neanche un personaggio che mi sia andato a genio, da subito.
Oddio, il vecchio era quasi quasi un nonnino da coccolare in memoria dei veri nonni ormai non più accanto.
E invece mi si è ringiovanito in un giovinotto odiabile nelle scelte nei pensieri nelle passioni.
E invece mi si è ringiovanito in un giovinotto odiabile nelle scelte nei pensieri nelle passioni.
Per non parlar dei personaggi femminili, verso i quali l'antipatia è stata totale ed immediata e violenta.
Sarà che mi par la brutta copia di un libro che amo molto. E pensare che Tullio Avoledo è fra gli italiani uno dei miei preferiti. Ma L'Anno dei Dodici Inverni proprio non l'ho retto.
Etichette:
L'anno dei dodici inverni,
Libreria,
Tullio Avoledo
giovedì 2 dicembre 2010
mercoledì 1 dicembre 2010
Harry Potter E I Doni Della Morte
La premessa doverosa è che ho letto già tutti i libri, trovandoli belli, ben scritti, avvincenti.
La premessa serve per spiegare che sapevo che il film non mi sarebbe piaciuto.
Lo sapevo perchè la prima parte dell'ultimo capitolo è pesante, cupo, lento, teso verso le sorprese del finalone.
E sapendo già cosa mi aspetta, questa visione non poteva che essere di delusione, ancor prima di iniziare la visione.
La premessa serve per spiegare che sapevo che il film non mi sarebbe piaciuto.
Lo sapevo perchè la prima parte dell'ultimo capitolo è pesante, cupo, lento, teso verso le sorprese del finalone.
E sapendo già cosa mi aspetta, questa visione non poteva che essere di delusione, ancor prima di iniziare la visione.
Però.
E' ben sviluppata la trama, comprensibile per chi non abbia letto i libri, confortante per chi li ha letti.
E' ben rappresentata la crisi nell'amicizia fra i tre ragazzi, nell'aprirsi all'adolescenza. Quello snasarsi, urtarsi, sfottersi, compiacersi, offendersi, rappacificarsi. Quel diventar grandi insieme.
E la chicca è il momento della fiaba che disvela il significato del titolo.
Etichette:
Cinema,
Harry Potter
martedì 30 novembre 2010
“Io restai a chiedermi se l’imbecille ero Io che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se invece era lui che la pigliava come una condanna ai lavori forzati, o se lo eravamo tutt’e due.”* Amici Miei - 1975
Etichette:
Amici miei,
Citazioni,
Mario Monicelli,
R.I.P.
lunedì 29 novembre 2010
venerdì 26 novembre 2010
“I believe in intuition and inspiration. Imagination is more important than knowledge. For knowledge is limited, whereas imagination embraces the entire world, stimulating progress, giving birth to evolution.”
* Albert Einstein
Etichette:
Albert Einstein,
Citazioni
giovedì 25 novembre 2010
martedì 23 novembre 2010
lunedì 22 novembre 2010
domenica 21 novembre 2010
Gli uomini geniali si ubriacano per sopportare gli idioti.
- Ernest Hemingway
Etichette:
Citazioni,
Ernest Hemingway
sabato 20 novembre 2010
venerdì 19 novembre 2010
giovedì 18 novembre 2010
mercoledì 17 novembre 2010
lunedì 15 novembre 2010
* Tratto da "Non avevo capito niente" di Diego De Silva (Ed. Einaudi)
"Mi sa che questo è il mio limite: mi mancano le conclusioni, nel senso che ho l'impressione che niente finisca mai veramente.
Io vorrei, vorrei davvero che i dispiaceri scaduti, le persone sbagliate, le risposte che non ho dato, i debiti contratti senza bisogno, le piccole meschinità che mi hanno avvelenato il fegato, tutte le cose a cui ancora penso, le storie d'amore soprattutto, sparissero dalla mia testa e non si facessero più vedere, ma sono pieno di strascichi, di fantasmi disoccupati che vengono spesso a trovarmi. Colpa della memoria, che congela e scongela in automatico rallentando la digestione della vita e ti fa sentire solissimo nei momenti più impensati."
Ecco, questo è la forza del romanzo. Un monologo del protagonista che, fra frizzi e lazzi, si lascia anche andare in riflessioni importanti, serie, profonde, che tutti han elucubrato (cioè, tutti, perlomeno, io).
Un protagonista allegro, incazzoso, passionale, generoso, alle prese con figli mogli amanti vicini clienti, che lo cercano rivogliono bramano sconfessano tradiscono.
Un protagonista allegro, incazzoso, passionale, generoso, alle prese con figli mogli amanti vicini clienti, che lo cercano rivogliono bramano sconfessano tradiscono.
Un protagonista che ha finito per starmi sulle anime in maniera assurda. L'ammetto. Assurda perchè non ce n'è motivo, è sul serio simpatico, è sul serio accattivante, è sul serio una brava persona. Ma forse proprio perchè il troppo stroppia, beh, all'ultima pagina son stata lieta di essermelo levato di torno. Pur con le risate che mi ha fatto fare, pur con i pensieri che mi ha portato a sviluppare, pur con la bella scrittura fluida che porcaloca! mica è semplice tutto un romanzo con sto qua che racconta delira sussurra.
Etichette:
Diego De Silva,
Libreria,
Non avevo capito niente
Iscriviti a:
Post (Atom)