lunedì 20 febbraio 2012

Uno deve andarci predisposto.
Muto e in bianco e nero, il film non chi va a vederlo. Cioè, volendo, anche.
Comunque. E' bellissimo.
Un atto d'amore per il cinema pioniere, per la magia della recitazione, per le grandi piccole vicissitudini di una storia d'amore.
Jean Dujardin merita la qualunque. Le sue smorfie e i suoi sorrisi illuminano la visione.
Hugo Cabret, per certi versi, gioca la stessa partita.
Una favola affrescata sugli albori del cinema, un acquerello che racconta di personaggi che saltellano fra fantasia e realtà, scenari immaginari e magnifici che fan sognare.
Il piccolo Asa Butterfield l'ho trovato perfetto, la fanciullina Chloe Moretz un pò meno, ma sono andata in brodo di giuggiole per Sacha Baron Cohen.

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